Recensione "Nessuno come noi" di Luca Bianchini

martedì 11 aprile 2017

Titolo: Nessuno come noi
Autore: Luca Bianchini
Pubblicato:10 gennaio 2017
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa
Pagine: 252
Ebook: € 9,99 
Cartaceo: €18,00


Sinossi:


Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l'appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell'adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell'amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando "non dovrebbe". In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze. 

La mia recensione:

Ci sono libri che leggi per scelta, altri che leggi su consiglio e altri ancora che non pensi proprio di leggere e poi, per qualche combinazione di eventi, te li trovi sul tuo percorso di lettore e ti chiedi perché non li avevi letti prima. Avrete capito che mi sono posta la stessa domanda appena finito di leggere questo ultimo libro di Luca Bianchini, il primo per me di questo autore, per il quale ringrazio l'indicazione di Laura.
La storia, ambientata nella provincia torinese degli anni 80, mi ha riportata con un balzo temporale indietro di 30 anni. Siamo nel 1987 in piena esplosione della moda paninara e dark, Vincenzo Piscitelli, per gli amici Vince, è un bravo studente del liceo Majorana di Moncalieri figlio della classe operaia ma comunque con velleità da paninaro. Insieme alle due amiche del cuore Caterina, detta Cate, di cui è innamorato da sempre e la dark lady Alessandra Spagnolo, "Spagna", formano un trio affiatatissimo. Gli equilibri sono destinati a rompersi con l'arrivo di un ripetentente quasi diciottenne di buona famiglia, Romeo Fioravanti. 
Malgrado le difficoltà iniziali, Romeo troverà in Vince un buon amico e lui a sua volta si sentirà accettato per quello che è, malgrado le evidenti differenze di estrazione tra i due. Questa nuova amicizia, in un primo momento, farà vacillare l'intesa tra i tre ragazzi. Cate, nonostante nei confronti dell'amico  provi un affetto differente dall'amore vero e proprio, non vuole rinunciare all'esclusiva che le è sempre stata riservata dal suo compagno di banco, e Spagna non riesce a capire cosa ci trovi Vince in un tipo così altezzoso come Fioravanti. Capita però che a volte le storie si intreccino per meccanismi sconosciuti e di conseguenza le cose tendano a complicarsi. Il buon Vince saprà comunque far prevalere il suo sentimento di amicizia leale verso Romeo e di amore disinteressato verso Cate. Un viaggio che comincia in tre e finisce in quattro, attraverso le vicissitudini amorose di tutti i meravigliosi personaggi del libro, genitori e professori inclusi. 
Non so se siano stati gli anni 80 o il fatto che eravamo degli adolescenti diversi da quelli di oggi (lo ero anche io) ma, sinceramente, non so se ora i ragazzi riescano ad instaurare legami così indissolubili. Di fatto quegli anni devono sembrare appartenere a un passato preistorico anche agli occhi del novenne di casa, che ogni tanto se ne esce con domande tipo se ai miei tempi c'era la televisione e quando capita gli rispondo cercando di raccontargli qualcosa di quel periodo.   
La tv c'era ovviamente ma non avevamo i telefonini e nemmeno i tablet, non c'erano connessioni  internet e comunque non ne avevamo bisogno. Se volevi telefonare da fuori dovevi cercare una cabina telefonica e sperare che bastassero i gettoni.  La moda del momento ti imponeva di vestire da paninaro griffato fino ai piedi altrimenti eri un povero "sfigato" Non so quanto ho implorato i miei affinché mi comprassero la mitica cartella Najoleari ma, figlia di operai come Vince, l'unica cosa che ottenni fu l'acquisto su Postal Market di una terribile imitazione, con conseguente radiazione dal gruppetto di elite della classe. Non avevamo molto ma in realtà avevamo tutto e non lo sapevamo. Eravamo più veri e soprattutto avevamo la libertà, libertà di muoverci e tornare a casa senza troppi controlli, una libertà costruita necessariamente sulla fiducia. Abbiamo vissuto le nostre piccole conquiste quotidiane in una dimensione che si è dissolta lentamente sotto i nostri occhi per lasciare il passo a una realtà molto diversa.
Al di là del vortice di ricordi che mi ha suscitato, di questo libro ho apprezzato molto la storia nella sua semplicità. Ho trovato ben caratterizzati tutti i personaggi e ben costruita anche la vicenda che riguarda gli adulti. Un libro che mi ha fatto ridere e piangere diverse volte durante la lettura per questo mi sento di consigliarlo a tutti, sia a chi in quel periodo non c'era, sia a quelli che come me hanno vissuto con spensieratezza quegli anni e ne hanno ancora un buon ricordo.
Bianchini ci ha regalato una bella storia su un mondo scomparso e non posso che ringraziarlo per questo tuffo nel passato. A libro finito è rimasta un po' di nostalgia, ma anche la consapevolezza di essere stata fortunata a vivere  la mia gioventù in quegli anni.
Come per altri due libri dell'autore, "Io che amo solo te " e "La cena di Natale di io che amo solo te" anche per "Nessuno è come noi" si parla di trasposizione cinematografica, non resta che aspettare! 

Il mio giudizio quattro stelle e mezzo su cinque.
 


Note sull'autore:

Luca Bianchini è nato a Torino nel 1970 e ha frequentato il liceo Majorana di Moncalieri. Ha pubblicato Instant love (2003), Ti seguo ogni notte (2004), la biografia di Eros Ramazzotti, Eros - Lo giuro (2005), Se domani farà bel tempo (2007), Siamo solo amici (2011) e Dimmi che credi al destino (2015). Nel 2013 le storie pugliesi di Io che amo solo te e La cena di Natale di Io che amo solo te hanno conquistato le classifiche e il cuore dei lettori. Da questi romanzi sono stati tratti due film di grande successo nel 2015 e nel 2016. Collabora con "la Repubblica" e "Vanity Fair" per cui tiene il blog "Pop up".

2 commenti:

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