Recensione "Splendi più che puoi" di Sara Rattaro

martedì 28 marzo 2017

Titolo: Splendi più che puoi
Autore: Sara Rattaro
Pubblicato: 2016
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Pagine: 222
Ebook: € 9,99
Cartaceo: €16,40

Trama:

L’amore non chiede il permesso. Arriva all’improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d’umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all’inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l’altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l’uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.

La mia recensione:

E' incredibile come il nostro cervello riesca a proteggerci. Premetto che non amo leggere libri che trattano tematiche legate alla violenza sulla donne e non per superficialità o mancanza di sensibilità, tutt'altro. Questo libro invece l'ho voluto leggere e l'ho finito in pochissimo tempo, rubando ore al sonno e alle attività quotidiane. Mi sono ritrovata a leggere in lacrime, nel silenzio di una notte, e appena concluso tutto si è rimarginato e ricomposto nel cassetto dal quale era emerso, a tal punto che ora mi risulta quasi difficile scrivere questa recensione. 
La storia di Emma è la storia di tutte quelle donne che vivendo un amore in cui credono  ne restano improvvisamente ferite. Non ci si pensa ma l'amore può semplicemente finire da una sola parte, allora può capitare che per colmare un vuoto ci si lasci confondere dalle apparenze.  Questo è ciò che accade alla protagonista. Dopo una storia di dieci anni con Tommaso, un uomo più grande per cui si è messa anche contro la sua famiglia, Emma in un momento di fragilità incontra Marco, un giovane collezionista d'arte. Grazie alle attenzioni di Marco, Emma sembra dimenticare il dolore per la separazione da Tommaso e, malgrado i pochi mesi di frequentazione, si lascia trasportare dalle emozioni del momento assecondando la sua proposta di sposarsi di nascosto da tutto e da tutti. Al rientro dalla breve cerimonia e soprattutto dopo l'incontro con la strana famiglia di Marco, Emma realizza di essersi unita a un uomo che conosce appena e saranno proprio le parole della suocera ad apparirle poco rassicuranti..."Non ho paura di te, ho paura per te...".    
Marco non tarda infatti a rivelarsi un uomo violento e paranoico e con la nascita della figlia Martina la situazione non migliora. Ossessionato dalla gelosia, Marco spinge Emma prima ad abbandonare il lavoro e successivamente, per la convinzione di essere spiato dai suoi stessi familiari, insiste affinché si trasferiscano in montagna. Emma si renderà presto conto che il loro trasferimento corrisponde ad un vero e proprio sequestro da parte del marito ma, nell'impossibilità di trovare una via d'uscita per sé e per la piccola Martina, continuerà ad essere accondiscendente ottenendo l'unico risultato di allungare la sua agonia.
Emma non denuncerà mai le terribili violenze subite dal marito e sarà solo il desiderio di salvare la figlia a spingerla, negli anni successivi, a studiare un piano per fuggire dall'inferno in cui è precipitata. 
Una storia cruda e purtroppo terribilmente vera, come conferma l'autrice alla fine del libro. Con il suo stile essenziale e con estrema semplicità Sara Rattaro racconta un dolore che potrebbe appartenere al vissuto di ogni donna. La storia di Emma può essere la storia di tutte le donne e purtroppo ogni giorno è la storia di molte. Alcune hanno più fortuna di altre e trovano una forza che non pensavano di avere, altre purtroppo non hanno, o non hanno avuto, nemmeno la possibilità di cercarla.
Amare significa nutrire fiducia nell'altro e non ci sono garanzie, possiamo solo imparare a riconoscere i segnali di quello che amore non è tenendo sempre a mente una regola fondamentale:
volere bene a noi stesse!

Un libro che consiglio davvero a tutti.
 Il mio giudizio quattro stelle su cinque.


Alla prossima recensione.


Note sull'autrice:

Sara Rattaro nasce e cresce a Genova, dove si laurea con lode in Biologia e Scienze della comunicazione. È stata vincitrice nel 2015 del premio Bancarella con "Niente è come te".
"Splendi più che puoi" ha vinto il premio Rapallo Carige nel 2016.



     

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