Recensione "I misteri di Chalk Hill" di Susanne Goga

venerdì 9 marzo 2018

Quando Charlotte vi approda per la prima volta e si trova davanti alla splendida tenuta di Chalk Hill rimane senza fiato: è il luogo più affascinante che abbia mai visto. Qui potrà finalmente iniziare una nuova vita, dopo aver lasciato Berlino a causa di uno scandalo che ha compromesso la sua reputazione di istitutrice. Chiamata a occuparsi della piccola Emily, Charlotte si rende subito conto che una strana atmosfera di mistero aleggia sulla casa. L’affetto per Emily spinge Charlotte a voler capire cosa stia succedendo a Chalk Hill, ma nessuno dei domestici osa rompere il silenzio imposto dal vedovo sulla morte di Lady Ellen. Solo con l’aiuto del giornalista Thomas Ashdown, Charlotte si avvicina alla verità, una verità sconvolgente, ben sepolta tra il mistero e il romanticismo di quelle mura.











Titolo: I misteri di Chalk Hill
Autore: Susanne Goga
Editore: Giunti
Pubblicato: 2015
Genere: narrativa
Pagine: 416
Cartaceo:€ 6,90


La mia recensione:

Devo ammettere che nella scelta delle letture mi lascio spesso condizionare dalle opinioni altrui, sbagliando. Di questo libro ricordo di averne letto opinioni molto positive ora, con molta onestà, vi dirò cosa ne penso.
Siamo nel 1890. Charlotte Pauly, una giovane istitutrice tedesca, in seguito a uno scandalo che l'ha coinvolta lascia Berlino per andare a lavorare in Inghilterra nella tenuta di Chalk Hill, nel Surrey, dove dovrà occuparsi dell'educazione della piccola Emily figlia del proprietario, sir Andrew Clayworth.
Charlotte scoprirà presto che la bambina, orfana della madre, è spesso tormentata da incubi notturni e anche da episodi di sonnambulismo. Tutto questo preoccupa non poco l'istitutrice che, nell'intento di prestare aiuto alla sua piccola allieva, inizia a fare alcune ricerche personali sulla morte della madre, Lady Ellen, scomparsa che ritiene possa essere collegata ai malesseri della bambina. L'omertà che incontrerà Charlotte, sia da parte del personale di servizio che dello stesso sir Andrew, la convincerà a perseguire nel suo intento di far luce sulla misteriosa morte della madre di Emily. Per sua fortuna  l'istitutrice potrà contare sull'aiuto di un valido collaboratore mister Thomas Ashdown, affermato giornalista di Londra e membro della società per la ricerca psichica, chiamato in causa dallo stesso sir Andrew allarmato dai comportamenti della figlia che sembra anche comunicare con la madre defunta. Malgrado gli inquietanti eventi a cui si troverà ad assistere, Charlotte non si lascerà scoraggiare e con l'appoggio di Thomas, temendo per la salute mentale della piccola Emily, proverà ad arrivare alla verità sui misteri che avvolgono Chalk Hill.
La prima impressione che si ha leggendo il libro è che si tratti di una scopiazzatura del più noto libro della Austen,"Jane Eyre", alla quale è la stessa autrice a dichiarare di essersi ispirata. Nella struttura della storia l'ispirazione al capolavoro della Austen è evidente ma superata la parte iniziale il libro poi prende una sua forma ben precisa staccandosi dall'originale, anche se viene da chiedersi perché un autore non possa comunque creare una sua storia piuttosto che partire dal lavoro di altri.
Riconosco che la costruzione del thriller è buona e il finale ha il suo colpo di scena (anche se non del tutto inaspettato), i personaggi sono tutti convincenti come pure la rappresentazione dell'Inghilterra vittoriana, tuttavia questo libro non mi ha coinvolto e ho faticato a finirlo.
Nel complesso la giudico una lettura discretamente gradevole, malgrado alla fine mi sia rimasta la sensazione di aver letto un libro di cui  potevo tranquillamente fare a meno.

Il mio giudizio:
storia: 3, personaggi: 3.5, stile: 3 
Giudizio complessivo: 3

Alla prossima recensione!



Note sull'autrice:

Susanne Goga è nata nel 1967 in Germania, a Monchengladbach, dove vive con la famiglia. Dopo una lunga esperienza come traduttrice, è diventata un'affermata autrice di gialli  romanzi femminili a sfondo storico. Con i misteri di Chalk Hill ha ottenuto un grande successo di pubblico,riuscendo a fondere
entrambi i generi.


Recensione "Tutta colpa della neve!(e anche un po' di New York)" di Virginia Bramati

mercoledì 7 febbraio 2018

Annalisa Molinari, "Sassi" per gli amici, ha 26 anni e da Verate, in Brianza, si è trasferita a Milano dove condivide un appartamento con due amici. Intelligente, ironica e sincera fino all'autolesionismo, spesso finisce per cacciarsi in situazioni imbarazzanti ai limiti del karakiri. Sotto il suo fare un po' distratto, però, si nasconde una grande tenacia: quella che le ha permesso di laurearsi in giurisprudenza e di iniziare a lavorare in uno dei più importanti studi legali di Milano. Ed è proprio tra quelle pareti ovattate che, il primo giorno di lavoro, Sassi riesce a fare una delle sue buffe figuracce proprio di fronte a Max, figlio del fondatore dello studio, da poco rientrato dall'America per prendere il posto del padre. Un giovane ricco, antipatico e... terribilmente affascinante. Ma Sassi non può dedicare tutto il suo tempo alla delicata gestione dei rapporti nello studio, perché gli amici la reclamano (in particolare Eugenia, con la sua "lista dei buoni partiti da testare"), perché nei weekend torna a Verate, dove gli affari di cuore di sua madre la tengono non poco impegnata, e, soprattutto, perché deve proteggere il suo segreto: una ferita nascosta nel passato per la quale intende ottenere giustizia. Questa edizione è profondamente diversa dalla originaria versione self-published, grazie ai commenti di tutta la community e all'editing svolto dalla casa editrice.



Titolo: Tutta colpa della neve! (e anche un po' di New York)
Autore: Virginia Bramati
Editore: Mondadori
Pubblicato: 2014
Genere: ChicK lit
Pagine: 260
Cartaceo:€ 14,00

La mia recensione:

Ho preso questo libro, come ultimamente spesso accade, al mercatino dell'usato attratta dalla copertina, mi sembrava una lettura leggera per spezzare un po', insomma un acquisto d'impulso. Ecco una cosa che devo sforzarmi di imparare, mai (e sottolineo mai) comprare libri affascinati dalla copertina!
Annalisa Molinari è una giovane laureata in giurisprudenza che si è trasferita dalla Brianza per coronare il suo sogno di diventare magistrato. Con Federica e Francesco, suoi grandi amici e compagni di studi, condivide un appartamento a Milano e da poco è riuscita ad entrare come stagista nel famoso studio legale di Milano B.B.&V. Sarebbe un buon punto di partenza se non fosse che Annalisa, "Sassi" per gli amici, nella sua modalità genuina e a tratti pasticciona si ritrova spesso a fare o dire cose assolutamente fuori contesto, per non parlare del fatto che la neve ha su di lei effetti bizzarri.  
Il primo giorno di lavoro, attratta  proprio dal fenomeno atmosferico, si ritroverà a volteggiare su di una terrazza dello studio legale a bocca aperta sotto la neve, un atteggiamento colto casualmente dal suo capo Max Bauser e che le varrà una considerazione non proprio positiva. 

 ...senza riflettere un decimo di secondo, apro la porta scorrevole ed esco, nella neve....sollevo la faccia al cielo, chiudo gli occhi, allargo le braccia e (non ci posso credere) comincio a girare su me stessa. Apro la bocca, tiro fuori la lingua e lascio che i fiocchi ci cadano sopra.
È un fruscio, niente di più, ma quando riapro gli occhi davanti a me (questa volta con qualche fiocco di neve a movimentare il cappotto nero) c’è l’uomo di San Nicolao.

Malgrado questo inizio piuttosto originale che la metterà in difficoltà anche con altri nello studio, Annalisa si rivelerà un avvocato preparato e avrà la sua occasione per riscattarsi. Si scoprirà presto che non è arrivata alla B.B&V. a caso Annalisa ha infatti una personale missione da svolgere all'interno dello studio legale, fare chiarezza nel passato del padre.
Questa prima parte del libro, movimentata dalle gaffe della protagonista all'interno dello studio, dalla rigidità di Bauser nei confronti della nuova arrivata e dal motivo che l'ha portata ad entrare in uno degli studi legali più importanti di Milano, è quella che ho maggiormente apprezzato e ho trovato più credibile nonostante le difficoltà incontrate nel decifrare i numerosi termini legaliLa seconda parte invece, con la trasformazione di Bauser da terribile ed austero capo a un personaggio più simile al Conte Hans Axel von Fersen in lady Oscar, scivola leggermente nella banalità e la storia si risolve poi abbastanza rapidamente.
Ho trovato molto buona la descrizione dei personaggi che ruotano attorno ad Annalisa, gli amici Federico e Francesca, la stessa mamma di Annalisa come pure i colleghi dello studio. L'unica eccezione è Max Bauser che, con l'evoluzione del suo personaggio più adatta alla fiaba che al romanzo, risulta davvero poco credibile.
Nella storia non ho trovato nulla di particolarmente originale tranne la parte dedicata a New York e il contesto legale che, come detto, mi ha però causato qualche difficoltà nella lettura.
Non posso far altro che constatare come alcune tipologie di storie non mi siano proprio confacenti, questo non toglie che per gli amanti del genere "Tutta colpa della neve!" sia una lettura piacevole e leggera. 
La Bramati, alla quale bisogna riconoscere il merito di aver catturato i lettori con una storia nata come self published, usa uno stile divertente e il libro si legge in una domenica...ancor meglio se fuori sta nevicando. 

Il mio giudizio: 
storia: 3, personaggi: 3, stile: 3. 
Giudizio complessivo: 3
Alla prossima recensione.

Note sull'autrice:

Virginia Bramati vive e lavora a Milano. Assomiglia molto per simpatia  e tenacia alla protagonista del suo primo romanzo "Tutta colpa della neve! (e anche un po' di New York) . Il libro, nato come successo del passaparola in rete, è divenuto poi uno dei bestseller di inizio 2014 grazie alla versione riveduta per Mondadori. Sempre nel 2014 è apparso il racconto di Natale "Meno cinque alla felicità!" ambientato sempre a Verate.

Recensione. "Harry Potter e la pietra filosofale"di J. K. Rowling

mercoledì 31 gennaio 2018



Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene. Un mondo dove regna la magia; un universo popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavolini di Bruxelles, ritratti che scappano.

Titolo: Harry Potter e la pietra filosofale
Autore: J.K Rowling
Editore: Salani 
Pubblicato:1997
Genere: fantasy
Pagine: 302
Cartaceo:€ 16,00

La mia recensione: 

Alla fine ho ceduto alla curiosità e ho letto il primo libro della saga di magia più famosa al mondo. Mi rendo perfettamente conto che avvicinarsi a un mostro sacro come Harry Potter a 20 anni dalla pubblicazione del primo libro è alquanto singolare  ma il genere fantasy non è mai stato il mio forte, malgrado ciò mi appresto ad esprimervi il mio pensiero in merito al primo volume "Harry Potter e la pietra filosofale" .
Harry, figlio di due maghi uccisi da Vold...voi sapete chi, dopo aver perso entrambi i genitori viene affidato alle cure degli arcigni zii materni, i Dursley. Cresce ignaro di possedere straordinari poteri magici vessato del grasso e viziatissimo cugino Dudley e dai perfidi zii, che si scoprirà essere in seguito appartenere al genere babbani in quanto persone prive di poteri magici.
Harry è comunque un predestinato, lo dimostra la cicatrice che porta sulla fronte e tutta una serie di eventi singolari che accompagnano la sua crescita, e al compimento del suo undicesimo anno cominciano ad arrivare strane lettere al n 4 di Privet Drive, dove vive con gli zii. Si tratta di inviti rivolti ad Harry per entrare in una scuola di magia, Hogwarts, e che riveleranno la sua appartenenza al mondo dei maghi. Malgrado i goffi tentativi dello zio di ignorare la strana corrispondenza, il giovane Potter sarà alla fine prelevato dal guardiacaccia della scuola, Hagrid, e condotto ad Hogwarts.


Comincerà così l'avventura più straordinaria che un bambino di 11 anni possa immaginare, Harry si troverà a frequentare la  scuola confrontandosi con materie parecchio stravaganti in quanto tutto ad Hogwarts ruota attorno alla magia e, dopo aver trascorso i primi undici anni della sua vita sentendosi inadeguato, scoprirà di essere un mago famoso e anche piuttosto abile. Vivrà esperienze incredibili come passare attraverso quadri parlanti, cercare di schivare fantasmi da guardia o camminare sotto un mantello invisibile fino a ritrovarsi a difendere la famosa pietra filosofale, custodita ad Hogwarts. Tutto questo in compagnia di due nuovi amici e compagni di studio, la sagace Hermione Granger e l'insicuro Ron Weasley, la cui amicizia sarà per Harry di grande importanza oltre ad essere a volte fondamentale per essere tirato fuori dai guai.
Ecco la funzione di Harry, malgrado sia il personaggio attorno cui ruota l'intera vicenda, mi è sembrata  passiva. Harry viene spesso tratto in salvo da altri, oltre ai due nuovi amici anche da Hagrid, il fauno Fiorenzo, lo stesso Silente, preside di Hogwarts, e Piton, professore di pozioni.
La storia, per quanto tutto sommato ben costruita, presenta diverse incongruenze che nella lettura di un bambino passano certamente inosservate ma in un adulto saltano subito all'occhio. La prima partita di Quidditch l'ho trovata descritta in modo davvero confuso, per non parlare di tutto quello che durante la partita accade ad Harry e che nessuno nota tranne Hermione. 
Alla Rowling, che in questo primo libro usa uno stile semplice e molto adatto ai bambini, va riconosciuta la capacità di aver studiato una storia in evoluzione con il suo personaggio che ha permesso sviluppi tali da prevedere altri sette libri e relativi film (che non ho ancora visto!). Bisogna quindi riconoscerle il  merito di aver appassionato un numero impressionate di lettori, piccoli e grandi, tanto che ad oggi la saga risulta essere tradotta in praticamente tutte le lingue del mondo, compreso il greco e il latino. 
Alla luce di questi dati qualsiasi considerazione sulle incongruenze o scopiazzature da altre storie sono davvero insignificanti. Harry Potter resta un fenomeno editoriale davvero unico nel suo genere, e sono felice di avere regalato tutta la saga completa a mio figlio. Per quanto mi riguarda penso di fermarmi a questo primo volume per il momento, non sono stata affascinata a tal punto da leggere gli altri ma non è detto che non lo faccia più avanti...in fondo per leggere questo primo libro ci ho pensato parecchio! 
Il mio giudizio è comunque positivo.


Il mio giudizio: 
storia: 4, personaggi: 4,5 , stile: 4. 
Giudizio complessivo: 4





Alla prossima recensione!



Note sull'autrice:

La fama  della Rowling è legata alla serie di romanzi di Harry Potter, che ha scritto firmandosi con lo pseudonimo J. K. Rowling in cui "K" sta per Kathleen, nome della nonna paterna, motivo per cui la scrittrice è spesso indicata impropriamente come Joanne Kathleen Rowling. Nel 2013 pubblica la sua prima opera con lo pseudonimo di Robert Galbraith. Nel 2011 è stata inserita da Forbes nella classifica delle donne più ricche del Regno Unito.la sua città di origine è Yate.
 

Recensione "In viaggio con August" di Catherine Ryan Hyde

giovedì 25 gennaio 2018

August Schroeder è un insegnante delle superiori stanco, deluso e provato dalla vita. Dalla morte del figlio le sue giornate trascorrono lente e vuote, con un solo obiettivo, che arrivi l’estate per intraprendere un lungo viaggio in camper con la sola compagnia del suo cane Woody. Meta: il Parco di Yellowstone. Eppure, già a poche ore dalla partenza, sembra che i piani di August debbano essere rivisti. Il camper si ferma infatti nel mezzo del deserto e il costo della riparazione minaccia di intaccare il budget già risicato destinato al viaggio. Poi, a sorpresa, il meccanico gli fa una strana proposta: se August porterà i suoi due figli con sé per tutta l’estate, gli abbuonerà il conto della riparazione. August è combattuto. Lui deve andare a Yellowstone, l’ha promesso a Phillip, è il viaggio che avrebbero dovuto fare lui e il figlio e che non hanno mai fatto. D’altro canto, come accollarsi la responsabilità di due ragazzini di dodici e sette anni senza sapere nulla di loro? Quello che né August né tanto meno i piccoli Seth e Henry possono prevedere è che quel viaggio cambierà il destino di ciascuno di loro.




Titolo:In viaggio con August
Autore:Catherine Ryan Hyde
Editore:Amazon Crossing
Pubblicato:2016
Genere: narrativa
Pagine: 398
Cartaceo:€ 9,99

La mia recensione: 

Volevo leggere questo libro la scorsa estate poi, senza un perché, è rimasto in sospeso in attesa del suo momento. Con l'inizio di questo nuovo anno ho deciso di riprendere in mano tutte quelle letture che per motivi diversi mi sono sfuggite nel 2017 e quindi eccomi qui a parlarvi di questo bel libro di Catherine Ryan Hyde.
"In viaggio con August" è una storia di fantasia ma durante la lettura la mia sensazione è stata quella di leggere una storia vera, forse per le tematiche trattate come l'alcolismo, il lutto, la relazione genitori figli, in ogni caso questo è un libro che mi ha colpito molto dall'inizio.
August è un insegnante di scienze (io lo definirei un bravo insegnante!) forse un po' stanco del suo lavoro, ha un passato da alcolista e malgrado una stabilità apparente convive con un dolore grande come solo la perdita di un figlio può essere. In occasione dell'inizio delle vacanze estive decide di intraprendere un viaggio in camper con la sola compagnia del suo cane Woody e con l'intento di arrivare fino a Yellowstone. E' un viaggio che significa molto per August perchè era un progetto di vacanza con il figlio Phillip. 
A causa di un guasto al camper August dovrà però rivedere i suoi progetti. Il meccanico a cui si rivolge gli preannuncia una riparazione molto costosa che potrebbe richiedere i soldi destinati all'intera vacanza. Quando ormai pensa di dover rinunciare al suo viaggio sarà lo stesso meccanico a offrirgli un'alternativa. Dovendo scontare un periodo di reclusione di tre mesi il meccanico gli proporrà di  portare con sé in vacanza i suoi ragazzi, Seth di 12 anni ed Henry di 7, in cambio della riparazione gratis. Malgrado le ovvie reticenze, August si troverà ad accettare l'azzardata proposta del meccanico e, facendosi carico della responsabilità di due ragazzini sconosciuti, partirà alla scoperta dei parchi americani e di una nuova parte della sua vita. 
Come ho detto all'inizio la cosa che più mi ha colpito di questo libro è quanto la storia in sé sembri reale. Si spera sempre che nella realtà possano accadere cose meravigliose come questa, incontri capaci di farci trovare altre ragioni di vita proprio quando la vita stessa sembra aver tolto tutto o quasi. In realtà August, malgrado la perdita del figlio, sembra aver trovato un equilibrio con la sua vita solitaria da professore di liceo in attesa dell'estate per partire in camper. Il viaggio con Seth ed Henry romperà gli equilibri ed August sarà travolto da sentimenti soffocati e riflessioni a cui, dalla morte del figlio, si era sottratto.
Per August non sarà quindi solo un viaggio attraverso le bellezze dei parchi ma soprattutto un percorso dentro di sé. Anche ai ragazzi questa vacanza offrirà una svolta, sarà per loro un'occasione di crescita personale e fornirà loro la forza per iniziare a superare le difficoltà nel rapporto con il padre, anche lui alcolista. Viene spontaneo definirlo quasi un viaggio terapeutico, dove ognuno sarà inconsapevolmente di supporto affettivo all'altro. In tre mesi August diventerà per i ragazzi un punto fermo da cui partire per definire le loro personalità, mentre l'affetto e la sensibilità dei ragazzi restituiranno ad August una spinta vitale che sembrava perduta per sempre.
L'impatto emotivo con questo libro è stato talmente forte che nella lettura mi è capitato di non fare quasi caso alla descrizione dei luoghi e alle ambientazioni. La storia di August, Seth ed Henry è stata per me dominante su tutto il resto. 



Ho apprezzato molto la parte del viaggio come pure la parte finale, con i ragazzi cresciuti, che ho trovato molto commovente. Lo stile utilizzato dall'autrice non mi ha convinto del tutto ma complessivamente è un' ottima lettura. 
"In viaggio con August" è un libro che fa venire voglia di salire su un camper e andare alla scoperta dei parchi americani ma soprattutto emoziona con una storia semplice e fuori dal comune.
Non posso che consigliarlo.

Il mio giudizio: 
storia: 4.5, personaggi: 4 , stile: 3. 
Giudizio complessivo: 4

Alla prossima recensione!



















Note sull'autrice:

Catherine Ryan Hyde è una scrittrice statunitense autrice di numerosi best seller, tra questi spicca "La formula del cuore" da cui è stato tratto il film con Kevin Spacey Un sogno per domani. 

Barattolo del sorriso 2018

Buongiorno lettori!
Con un po' di ritardo rispetto allo scorso anno il barattolo del sorriso edizione 2018 è pronto. Se vi state chiedendo di cosa si tratta ve lo spiego subito. Il barattolo dl sorriso è un modo simpatico per avere memoria dei libri letti durante l'anno. Ognuno di noi lettori ha un metodo proprio per tenere nota delle sue letture, io da qualche anno prendo spunto da questa bella idea del blog La libridinosa che consiste nel destinare un barattolo, magari decorandolo a piacere, con lo scopo di conservare al suo interno una nota dei libri letti. Io indico il titolo, l'autore, il numero di pagine, il periodo in cui l' ho letto e un breve commento. Volendo potete anche usarlo come "salvadanaio" inserendo uno o due euro per ogni libro letto. A fine anno sarà bello dare uno sguardo a ciò che si è letto e magari trovare anche un piccolo gruzzolo a cui attingere per altri acquisti librosi. Il barattolo dello scorso anno non è stato riempito a dovere. Ho letto poco nel 2017 ma ho ricordo di tutti i libri letti e forse è anche merito del barattolo.  
È giunto il momento di presentarvi il nuovo barattolo del sorriso 2018...



 
Anche quest'anno devo ringraziare la creatività di Mondo decorato che realizza sempre ciò che ho in testa con grande bravura.
Se volete iniziare anche a voi a creare (o farvi creare come nel mio caso) il vostro barattolo del sorriso non rimandate vi posso assicurare che a fine anno é una bella soddisfazione aprirlo.  
Se volete qualche idea cercate sul web oppure se siete irrimediabilmente pigri come me Mondo decorato può venirvi in aiuto.
Se avete già il vostro barattolo aspetto le foto.

Buone letture a tutti!!!

 
A presto.
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Barattolo del sorriso 2017

Calendario dell'Avvento Bl -Day 17 - Recensione libro a tema natalizio

domenica 17 dicembre 2017

Buona domenica lettori! Ci stiamo avvicinando velocissimi al Natale e questa per me è la seconda e ultima finestrella da aprire. Come alcuni di voi già sapranno, questo calendario nasce da un'idea del blog Palle di neve e dalla collaborazione di diverse blogger con l'unico scopo di tenervi compagnia fino al 24 dicembre. Ogni giorno apriremo insieme una casellina a tema diverso e il blog che pubblica la sua finestrella attribuirà un piccolo regalo a un lettore che avrà voglia di "sfogliare" con noi questo calendario virtuale.

Per giocare occorre:
  • commentare i singoli post lasciando una mail in caso di vincita.
  • essere lettore fisso del blog del giorno.
  • partecipare all'evento qui
  • facoltativa ma gradita è l'iscrizione al gruppo Facebook BOOK'S LEAGUE (qui)
Cosa si vince:
Il premio che ho scelto per voi è un piccolo gadget realizzato dalla bravissima Morena di Mondo decorato. Il vincitore, estratto tramite Random. org tra tutti coloro che commenteranno il post entro le 22 del giorno di pubblicazione(quindi di oggi), sarà comunicato sulla pagina facebook I libri di Katherine il giorno successivo all'evento.
Ma è tempo di venire alla finestrella di oggi Recensione libro a tema natalizio.
 

Non ho amo particolarmente il genere romance, per quanto mi ritenga una persona romantica questo genere di libri mi hanno sempre annoiato mortalmente. Credo comunque che a volte valga la pena di uscire un po' dalla propria confort zone provando a leggere altro, magari può capitare di doversi ricredere.    

Kayla Green odia il Natale. Farebbe qualsiasi cosa per evitarlo del tutto, così, quando le si presenta l'occasione di lavorare durante le vacanze, la coglie al volo. Kayla è un mostro sacro delle pubbliche relazioni, e ora dovrà occuparsi di una struttura alberghiera di lusso in montagna. Perfetto!
Quello che non sa è che l'impresa del suo cliente, Jackson O'Neil, è a conduzione familiare, che lì tra montagne innevate e addobbi di stagione il Natale è più presente che mai, e che l'atmosfera è calda, accogliente e decisamente festiva. Inoltre, a rendere più coinvolgente e inebriante il suo soggiorno tra i monti ci si mette pure questa intensa e fastidiosa attrazione per Jackson.

Titolo: Mentre fuori nevica
Autore: Sarah Morgan 
Editore:Halerquin Mondadori
Pubblicato: 25 novembre 2014
Pagine: 336
Cartaceo: € 14,90


La mia recensione: 


In quello che per tutti è il periodo più bello dell'anno, il Natale, ci sono persone che nei confronti dello spirito natalizio hanno un'avversione equiparabile solo a quella del Grinch o di Ebenezer Scrooge. E' il caso di Kayla Green, la protagonista del libro della Morgan.  
Kayla è una giovane e bella PR newyorkese, forse la migliore sul mercato, fa un lavoro che le piace  moltissimo al quale dedica tutta se stessa e inevitabilmente non ha una gran vita sociale, a dire il vero neanche la cerca. Con l'avvicinarsi del Natale Kayla vorrebbe poter lavorare ancora di più e far passare velocemente un periodo dell'anno che non tollera proprio, per validissime ragioni che non vi svelerò.
L'occasione le verrà offerta da Jackson O'Neil, famoso e affascinante imprenditore proprietario dello Snow Crystal Resort nel Vermont. Per risollevare l'andamento della sua struttura O'Neil fa una proposta alquanto allettante a Kayla, trascorrere una settimana a Snow Crystal per vivere le attività del Resort in prima persona e  studiarne un'operazione di marketing ad hoc. 
Desiderosa di allontanarsi dall'aria festosa newyorkese, Kayla accetterà con slancio l'offerta di Jackson di partire subito per Snow Cristal non considerando che scappare dal Natale a New York non risolverà il problema di evitare le feste. 
Completamente ignara di cosa voglia dire trascorrere una vancaza in una località montana immersa nella neve, Kayla avrà un impatto piuttosto disastroso con Snow Crystal. La famiglia O'Neil e una bella famiglia americana con un grande attaccamento alle tradizioni natalizie e Kayla, circondata da un calore familiare di cui non ha ricordo, dalle decorazioni natalizie e dai biscottini allo zenzero dovrà fare i conti con un passato doloroso al quale ha sempre cercato di sfuggire. Nello stesso tempo troverà l'ostilità del vecchio patriarca O'Neil che mal sopporta l'idea di fare innovazioni alla struttura costruita da suo padre. La Green non è abituata a cedere perché, come dice il suo capo, è una che mangia difficoltà a colazione e malgrado tutto il suo unico obiettivo sarà quello di salvare il Resort. Ma a volte la vita riserva delle sorprese e la più inaspettata per Kayla sarà l'irresistibile attrazione tra lei e Jackson, qualcosa a cui nessuno dei due potrà sottrarsi e con la quale dovrà fare i conti.
Leggere un libro come questo nel periodo delle feste è davvero un piccolo piacere. L'atmosfera meravigliosa del Natale in Vermont nel quale ci immerge la Morgan è straordinaria come lo sono tutti i personaggi del libro, soprattutto Jackson che ai miei tempi avrei definito un vero schianto.  
Kayla mi è sembrata a tratti leggermente eccessiva nel suo respingere Jackson (io sarei stramazzata al primo bacio!) ma complessivamente la promuovo e con lei  tutta la storia che, con una narrazione fluida e dettagliata, mi ha trascinato nei bellissimi paesaggi del Vermont.
Primo di una trilogia dedicata ai fratelli O'Neil, che a questo punto dovrò leggere, "Mentre fuori nevica" è un libro che mi sento di consigliare a chi non crede più nell'amore e nei valori familiari ma anche a chi semplicemente vuol trovare un po' di magia natalizia condita da una buona dose di romanticismo.
Il mio giudizio:
storia: 4, personaggi: 4, stile: 4

E ora tocca a voi! Commentate questo post se avete letto il libro o semplicemente se volete lasciarmi un vostro consiglio per una lettura natalizia. 
Avete tempo fino alle 22 di oggi per commentare e tra tutti  coloro che lo faranno sarà estratto un piccolo gadget libroso. 

Per ora è tutto a domani con un'altra finestrella del calendario e un'altra blogger sotto l'albero.

   

Calendario dell'Avvento BL - day 10 - Dolci di Natale

domenica 10 dicembre 2017


Buongiorno lettori!
Oggi tocca a me aprire la decima casellina del calendario. Se non sapete ancora di cosa si tratta vi faccio un rapido riepilogo.
Da una bella idea del blog Palle di neve nasce il calendario dell'avvento della Book's league composto da  eventi giornalieri pubblicati da blog differenti. Fino al 24 dicembre apriremo insieme una casellina a tema diverso e il blog che pubblica la sua finestrella attribuirà un piccolo regalo a un lettore che avrà voglia di "sfogliare" con noi questo calendario virtuale.

Per giocare occorre:
  • commentare i singoli post lasciando una mail in caso di vincita.
  • essere lettore fisso del blog del giorno.
  • partecipare all'evento qui
  • facoltativa ma gradita è l'iscrizione al gruppo Facebook BOOK'S LEAGUE (qui)
Cosa si vince

Per le caselline che aprirò io il premio sarà un piccolo gadget creato per questo evento da Mondo decorato. Il vincitore, estratto tramite Random tra tutti coloro che commenteranno il post entro le 22 del giorno di pubblicazione, sarà comunicato sulla pagina facebook I libri di Katherine il giorno successivo all'evento.
Direi che possiamo passare quindi all'argomento del mio post Dolci di Natale.
In questo periodo sto sperimentando diverse ricette golose perché, oltre leggere, mi piace molto cucinare ma anche perché essendo celiaca mi trovo spesso in difficoltà con in dolci presenti in commercio, soprattutto in questo periodo dell'anno che per tutti i non celiaci e pieno di leccornie. Ho provato a fare il classico pandoro ma la ricetta è piuttosto lunga quindi per il post di oggi ho optato per la ricetta del torrone morbido alle nocciole.

Ingredienti: 
  • 200gr di nocciole
  • 100 gr di zucchero
  • 100gr di miele
  • 1 albume
  • 1 cucchiaino di acqua di fiori di arancio o vaniglia
  • ostia alimentare (senza glutine se siete celiaci)


    Il procedimento è meno complicato di quello che si può pensare. Fate sciogliere il miele a bagnomaria a fuoco basso per 1 ora, intanto abbrustolite le nocciole in forno a 180 gradi per 10 minuti. Montate a neve fermissima l'albume e tenetelo da parte nel frattempo in un pentolino mettete lo zucchero con un cucchiaio di acqua e fatelo sciogliere fino a quando avrà una consistenza trasperente e sciropposa (attenzione a farlo bruciare). Appena il miele avrà raggiunto una consistenza liquida aggiungetelo al pentolino con il composto zuccheroso,amalgamando qualche minuto a  fuoco basso quindi aggiungete l'albume e continuate a mescolare. Quando il composto sarà omogeneo aggiungete le nocciole che avrete fatto abbrustolire (meglio se spezzettate un pò) e l'acqua di fiori di arancio. Più fate cuocere il torrone più diventerà duro nel mio caso l'ho lasciato cuocere fino a che il composto non si staccava dalla pentola in maniera un pò collosa (circa dieci minuti) e ho ottenuto una consisteza morbida.

In uno stampo rettangolare foderato di carta da forno appoggiate un foglio di ostia, rovesciate il composto e aggiungete sopra un altro foglio di ostia. 


Appoggiate un pezzo di carta da forno sopra il tutto e livellate un po' il vostro torrone. Ricordate che prima di tagliarlo dovrete farlo raffredare completamente.
Il vostro torrone morbido con le nocciole è pronto ed è assolutamente gluten free! 
Puo' essere anche una simpatica idea regalo se volete donare qualcosa fatto da voi.

Note:

Con il mio contenitore (15 cm x 10 cm) ho ottenuto un torrone di circa 1 cm e mezzo ma con uno stampo più stretto e le stesse dosi avrete sicuramente un risultato più soddisfacente. 
Potete fare il vostro torrone anche con mandorle o pistacchi.
Il tempo totale per la preparazione è di circa 80 minuti. 

Per oggi è tutto! Spero di avervi dato un'idea originale per i dolci di Natale. Aspetto i vostri commenti con le possibili varianti se avete già sperimentato il torrone casalingo ma anche altre vostre ricette golose da preparare a Natale. 

A domani con un altro post del calendario e un'altra blogger sotto l'abero...io vi aspetto con la finestrella del 17 dicembre.  


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