Recensione "Morte a Pemberley" di P.D.James

giovedì 26 maggio 2016

Titolo: Morte a Pemberley
Autore: P.D. James
Pubblicato: 18 febbraio 2014
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa straniera
Pagine: 346






Sinossi:

Inghilterra, 1803. Darcy ed Elizabeth, i protagonisti di Orgoglio e pregiudizio, sono felicemente sposati da sei anni e vivono nella splendida tenuta di Pemberley, insieme ai due figli. Loro vicini di casa sono Jane, sorella maggiore di Elizabeth, e il marito Charles Bingley, vecchio amico di Darcy. In una fredda e piovosa serata di ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il ballo che si terrà l'indomani, fa il suo inatteso ingresso Lydia Wickham, sorella minore di Elizabeth e Jane. Lydia, in preda a una crisi isterica, chiede l'aiuto degli uomini presenti perché ritrovino il marito scomparso, insieme all'amico capitano Denny, nel bosco della tenuta. Darcy trova Wickham che piange disperato sul cadavere dell'amico Denny, accusandosi della sua morte. Dell'arma del delitto non c'è traccia.

La mia recensione:

Normalmente non mi appassionano i sequel soprattutto di romanzi molto noti, ma come amante dei romanzi di Jane Austen, in particolar modo Orgoglio e pregiudizio di cui ho visto anche diverse versioni cinematografiche, sono stata inevitabilmente spinta alla lettura di questo libro.
L'autrice "incastra" un giallo nella cornice di Orgoglio e pregiudizo dando un seguito alle vicende di Mrs Elizabeth e Mr Darcy. Il libro è infatti ambientato circa sei anni dopo le loro nozze nella tranquillità di Pemberley.
In una notte di ottobre, nel bosco della tenuta, durante i preparativi del ballo annuale organizzato dalla famiglia Darcy troverà la morte il capitano Denny,  per la quale verrà inizialmente perseguito uno dei personaggi pricipali del romanzo della Austen,  Mr Wickham.
Non avevo mai letto nulla di questa scrittrice e forse ho cominciato col libro sbagliato, che è anche la sua ultima opera. Il libro risulta subito lento e le descrizioni dei personaggi sono spesso superflue, per non parlare della noiosissima descrizione relativa al sistema processuale inglese del periodo.
Un'altra sensazione che ho avuto leggendo è la mancanza di linearità tra i personaggi del libro della Austen e quelli della James. Per citare un'esempio la prima Elizabeth, allegra e brillante, non ha nulla a che fare con quella rappresentata qui e lo stesso Darcy non ha uguale appeal.
Senza dubbio cimentarsi nel tentativo di scrivere il seguito, seppure in chiave noir, di un libro come Orgoglio e pregiudizio non era impresa facile. In ogni caso va riconosciuto all'autrice che, nel tentativo di fare un'omaggio alla Austen, ha dato comunque lo spunto alla rappresentazione di una miniserie tv a puntate ad opera della BBC, "Death Comes to Pemberley", che in Inghilterra ha riscosso un notevole successo.
Questo a significare come i fan di Jane Austen, nonostante gli anni, siano sempre in attesa del ritorno dei loro beniamini anche se ad opera di altre mani.
Il mio voto al libro in se è basso due stelle e mezzo su cinque, in ogni caso proverò a leggere altre opere di questa grande giallista inglese.     

 

 

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